La Roggia Dei Mulini di Lozzo di Cadore

LA RUOIA DE I MULIN

La Ruoia de i Mulin de Loze l é stada betesta a posto co n progeto europeo che se ciamea Raffaello, destinou’ a i mulin a aga, nte l 2005. Visin al Rio Rin fin dal 1766 se ciatea diese rode de mulin par l sorgo e l orgio, na siega veneziana par le taje, un fol par la lana, sedese teler e zinche mole par guzà. Dute i dorea l aga par muove le rode e i ngranagi e permetea a la dente che vivea a Loze e a chi che stasea davesin de masenà l sorgo, pilà l orgio, fei lana cuota e tele de cianepa e lin che vegnia coltivade casù.

Nte 1886 Ottobe Brentani scrie che a Loze se ciatea zinche mulins e na siega. Nte l registro de le tase su le ciase de l 1903 se ciata zinche mulins, na forgia, na siega, na botega da fauro e doi fol par la lana. Daspo’ la Grande Guera vien costruide na siega co atreze par al marengon e al lanificio dei fradiei Zanella che dorea l energia eletrica fata da la zentral a aga dei fardiei Carulli. Daspo’ de l aluvion de l 1966 duto vien serou fatosalvo la zentral eletrica dei Baldovin Carulli che à continuou a dà energia eletrica al comun de Loze fin a i ultime ane.

Nte l 2005 é stata refata la ruoia de len del Rio Rin  e la roda de l mulin Da Prà e Calligaro. Sora, nte l mulin Del Favero se puo’ vede inte le mole e al pilaorgio. Ane dopo, co n autro progeto, é stou betesto aposto al mulin “dei Pinza”  co doi rode de len e la sistemazion de l oficina e de la forgia.

Ncui la Ruoia de i Mulin de Loze l é un dei pì biei poste de l Cadore, agno’ che se può vede le machine de na ota che dorea l aga par funzionà e maravease de chel che i nostre vece à savesto fei dorando l aga de l Rio Rin par idali a vive casù.

La Roggia Dei Mulini di Lozzo di Cadore

Grazie al progetto europeo Raffaello nel 2005 è stata ristrutturata e resa fruibile al pubblica la splendida Roggia dei Mulini di Lozzo di Cadore. Lungo il corso del rio Rin, infatti, fin dal 1766, secondo le “Anagrafi Venete” erano presenti dieci ruote da mulino da grani, una sega veneziana da legname, un follo da panni di lana, sedici telari da tela e cinque mole. Questi opicifici, sfruttando la condotta del torrente funzionavano azionate dall’acqua e permettevano agli abitanti del paese e di quelli vicini di macinare il sorgo, pilare l’orzo, realizzare tessuti in lana cotta, tessere la canapa e il lino che veniva coltivato. Nel 1886 Ottobe Brentani riporta la presenza di cinque mulini e una sega. Nel 1903 il registro dei contribuenti dell’imposta sui fabbricati riporta cinque mulini, una fucina, una sega, una bottega da fabbro e due folli da panni. Dopo la prima guerra momdiale furono costruiti una segheria e falegnameria e il lanificio dei fratelli Zanella che sfruttavano l’energia elettrica  fornita dall’officina di energia elettrica dei fratelli Baldovin Carulli, alimentata dall’acqua. Dopo l’alluvione del 1966 tutti gli edifici furono chiusi a parte la centrale elettrica di Baldovin Carulli che ha continuato a fornire elettricità al comune di Lozzo fino agli anni recenti.

Nel 2005 è stata ricostruita la roggia in legno e la grande ruota del mulino Da Prà e Calligaro. Sopra, nel mulino Del Favero si vedono ancora all’interno le macine e il pilaorzo. Successivamente, grazie ad un altro progetto, anche il mulino sottostante “dei Pinza”  è stato ristrutturato con il posizionamento di due ruote e l’apertura della forgia.

Oggi la Roggia dei Mulini è un posto magico del Cadore, dove è possibile vedere gli opifici di un tempo e ammirare l’abilità dei nostri avi di sfruttare il corso del torrente per aiutarli a vivere e mangiare. 

La Roggia Dei Mulini di Lozzo di Cadore

Thanks to the European Raffaello project, the splendid Roggia dei Mulini (mill canal) in Lozzo di Cadore was renovated and made accessible to the public in 2005. According to the Venetian Registry Office, since 1766, along the course of the Rin stream, there were ten grain mill wheels, a Venetian saw for wood, a fulling mill for woolen cloth, sixteen canvas looms, and five grindstones. These mills, exploiting the stream’s flow, were powered by water and allowed the villagers and neighboring townspeople to grind sorghum, husk barley, produce boiled woolen fabrics, and weave the hemp and flax grown there. In 1886, Ottobe Brentani reported the presence of five mills and a saw. In 1903, the register of property taxpayers lists five mills, a forge, a saw, a blacksmith’s shop, and two fulling mills for cloth. After the First World War, a sawmill, carpentry shop, and a wool mill were built by the Zanella brothers, which used electricity supplied by the Baldovin Carulli brothers’ water-powered power plant. After the 1966 flood, all buildings were closed except for the Baldovin Carulli power plant, which continued to supply electricity to the municipality of Lozzo until recent years.

In 2005, the wooden irrigation ditch and the large wheel of the Da Prà and Calligaro mill were rebuilt. Above, the Del Favero mill still houses the millstones and barley mill.

Subsequently, thanks to another project, the underlying “Pinza” mill was also renovated, with the installation of two wheels and the opening of the forge.

Today, the Roggia dei Mulini is a magical place in Cadore, where you can see the mills of the past and admire the skill of our ancestors in exploiting the flow of the stream to help them live and eat.